GIANNI SCHICCHI

Commedia tratta da un piccolo gioiello dell'opera lirica comica italiana, il cui merito va diviso in parti uguali tra Puccini e il librettista Giovacchino

Forzano, che ha saputo costruire su un episodio descritto brevemente da Dante (Inferno, XXX, vv. 31-33, 42-45; e su un antico commentario di Dante di un Anonimo Fiorentino del XIV secolo), un libretto tutto azione. Gianni Schicchi fu un personaggio storico che commise veramente falsa testimonianza, motivo per cui Dante Alighieri lo collocò nell'Inferno, condannandolo alle fiamme eterne; ma Forzano dipinge, invece, in maniera negativa i Donati, che rappresentano la classe degli aristocratici, mentre Schicchi diventa il deus ex machina dell'azione. La vicenda originale ha luogo a Firenze nel 1299. Gianni Schicchi per aiutare la figlia Lauretta a sposare Rinuccio, nipote del ricco, e defunto, Buoso Donati, si sostituisce al cadavere di Donati e detta un nuovo testamento a suo favore, lasciando i beni più preziosi a sé stesso, e permettendo così il matrimonio dei due giovani innamorati. Nell'epilogo, Schicchi chiede al pubblico se sia possibile immaginare un uso migliore della ricchezza di quello di aiutare due giovani innamorati. Per questo piccolo trucco, Dante l'ha condannato all'inferno. Ma lo Schicchi chiede agli spettatori di concedergli le circostanze attenuanti, data la felice conclusione della vicenda.

I edizione regia Lorenzo Dal canto

Personaggi e Interpreti

Teatro Storico di Osteria Nuova 18 - 19 aprile 2026